Clinica

Affrontare le Dermatopatie

Percorso di consulenza e trattamento integrato mente-corpo

Al CIPPS, Centro Internazionale di Psicologia e Psicoterapia Integrata mente-corpo, è attivo il servizio per effettuare un percorso di consulenza e orientamento su come affrontare le dermatopatie (l’acne excorièe, l’alopecia areata, la dermatite atopica, l’ittiosiforme congenita, l’eritroderma, la dermatite disidrotica, l’eritromelalgia, i foruncoli, la glossodinia, l’herpes simplex, l’ipeidrosi, l’ittiosi vulgaris , il lichenplanus, la neurodermite,la dermatite nummulare, la nevralgia posterpetica, il prurito, la psoriasi, la rosacea, la tricotillomania, l’orticaria, la verruca vulgaris, e la vitiligine e altre) attraverso il trattamento integrato mente-corpo.

Molte delle malattie della pelle sono determinate da componenti psicosomatiche e comportamentali nel loro esordio e nel loro mantenimento ( Shenefelt, 2005). I dati in letteratura mostrano una prevalenza maggiore di stress, disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbi del sonno, rischio suicidario, nei pazienti affetti da patologia cutanea cronica rispetto alla popolazione generale (Pompili et al., 2021; Guo  et al., 2020; Tat , 2019; Jafferany et al., 2019; Schut et al., 2016). Lo stress psicologico e la conseguente modulazione del sistema immunitario e nervoso possono avere un impatto significativo, per esempio, sul prurito, tipico in molte dermatopatie, sia nell’insorgenza che nella riacutizzazione del sintomo. A loro volta, lo stress e l’ansia esacerbano il prurito, portando a un circolo vizioso che influisce sul comportamento del paziente e peggiora la prognosi della malattia e la sua qualità di vita (Golpanian et al., 2020; Sanders et al., 2018). Alcuni studi hanno evidenziato che le psicoterapie, soprattutto ad approccio integrato mente-corpo con tecniche ipnotiche, in affiancamento alla medicina, potrebbero essere di aiuto in molte condizioni psicosomatiche, per aiutare la persona ad affrontare conflitti irrisolti, rielaborare e riorganizzare eventi traumatici, canalizzare le proprie emozioni attraverso modalità più funzionali per un sano equilibrio mente-corpo, migliorare condizioni stressogene che spesso acutizzano sintomatologie organiche e psicologiche (Hill  & Rossi E. L., 2018; Rossi , 1993; Sessa , a cura di, 2023). La ricerca sul campo sta mettendo in luce sempre di più l’efficacia di un approccio multidisciplinare per la cura delle patologie dermatologiche (Kantor et al., 2021; Shen et al., 2020; Chang et al., 2018; Patella et al. 2018; Franca et al. 2017; Gong et al. 2016; Blake et al. 2016; Montgomery et al. 2016; Talbott et al., 2015). I dati più recenti in letteratura suggeriscono che per la cura delle patologie cutanee croniche potrebbe risultare maggiormente efficace un approccio multidisciplinare, con un trattamento che prenda in carico il vissuto emotivo della persona nella sua globalità, da un punto di vista mente-corpo (Jafferany et al., 2018; Tat , 2019; Guo. et al., 2020; Bottaccioli, 2021; Pompili et al., 2021).

Come funziona il servizio

Le persone che desiderano richiedere una prima consulenza possono chiamare il numero verde gratuito 800.188.668, oppure scrivere a f.sessa@cipps.it

Successivamente al contatto telefonico o tramite mail, verrà fissato un primo colloquio all’interno del quale inquadrare la situazione clinica, sia da un punto di vista organico che psicologico. All’interno del primo colloquio verranno somministrati test riguardanti la percezione della qualità della vita, il livello di ansia e depressione e di alessitimia ( rapporto tra la persona e le proprie emozioni e traumi irrisolti). In base all’analisi della domanda iniziale verrà presentato alla persona il possibile percorso psicoterapeutico attraverso l’approccio mente-corpo di E.L.Rossi ( l’utilizzo in psicoterapia dei processi di autoguarigione del corpo), in integrazione alle cure farmacologiche eventualmente svolte dalla persona.

Numero verde CIPPS

Descrizione del modello psicoterapeutico utilizzato

Il modello psicoterapeutico utilizzato è definito Mirroring Hands, ovvero come, attraverso l’osservazione delle mani messe l’una di fronte all’altra, la persona può avviare l’ascolto del proprio corpo e avviare una sessione di auto-guarigione, guidata dal terapeuta, dal funzionamento del nostro sistema nervoso e dai cicli di attività e riposo del nostro organismo ( cicli ultradiani). Questo modello psicoterapeutico si basa sugli studi sulla Genomica Psicosociale e Culturale realizzati da E. L. Rossi (2002, 2004a, 2007) e che hanno dimostrato come determinate esperienze, quali quelle legate ad alimentazione, sport, arte, musica, cultura, ritualità, esperienze emozionali correttive con il metodo Mirroring Hands, sono in grado di attivare, attraverso i neuroni specchio (i neuroni dell’empatia), i “geni attività-dipendenti”, coinvolti in importanti processi di autoguarigione del nostro organismo in quanto fondamentali per la produzione delle proteine che generano la crescita e la trasformazione delle connessioni sinaptiche tra i neuroni, garantendo la “plasticità cerebrale” (Kandel, 2001, 2006).

Secondo questo approccio, le patologie non dipendono più solo dalla struttura dei geni, ma anche dalle esperienze che viviamo e che modulano l’espressione dei geni, agendo sul nostro genoma, influenzando quanto un determinato gene si esprime dopo essere stato attivato da una determinata esperienza. In particolare, la psicoterapia ad approccio strategico neuroscientifico che segue l’orientamento genomico ideato da E.L.Rossi ( Mirroring Hands), uno dei più importanti allievi di M. Erickson, potrebbe rappresentare un metodo di cura elettivo, evidence-based, per il trattamento di diverse patologie croniche di difficile gestione, come nel caso dell’orticaria cronica spontanea, in integrazione con le terapie mediche e farmacologiche. Si tratta di un approccio integrato mente-corpo, focalizzato sulla valorizzazione della persona e la piena fiducia nelle sue risorse e nei suoi processi di autoguarigione, che ha come risultato un potenziamento della risposta immunitaria e infiammatoria con un conseguente miglioramento della qualità di vita del paziente (Atkinson, et al., 2010). La letteratura, inoltre, documenta come lo stress psicosociale possa alterare l’espressione alterazione dell’espressione genica, in particolare del gene acetilcolinesterasi, per generare almeno 3 proteine alternative che sono implicate in una vasta gamma di normali funzioni mente-corpo, così come nelle patologie. Questi processi li ritroviamo nello sviluppo embrionale iniziale, nella plasticità del cervello nell’età adulta, nel disturbo post-traumatico da stress (PTSD) e nelle disfunzioni associate allo stress del sistema nervoso centrale, endocrino e immunitario, alle neuropatologie legate all’età (Rossi E.L., 2004b). In considerazione di quanto riportato dalla letteratura, il modello psicoterapeutico Mirroring Hands , all’interno del ciclo creativo a 4 stadi ( preparazione del corpo per individuare il problema, lavoro terapeutico sul problema, individuazione di risorse e soluzioni e consolidamento della nuova soluzione)  e il relativo quadro teorico di riferimento, la Genomica Psicosociale e Culturale di E.L Rossi (Hill. & Rossi, 2018; Rossi., 1993; Sessa., a cura di, 2023), potrebbe essere un metodo efficace in grado di migliorare la qualità di vita delle persone affette da CSU, aiutarle nell’affrontare nuclei psicopatologici (Atkinson et al., 2010; Rossi, 1993; Sessa, a cura di, 2023) e metterle nelle migliori condizioni psico-fisiche per potenziare il trattamento farmacologico.

luana

Francesco Sessa, Psicologo e Psicoterapeuta Strategico-Integrato ad Orientamento Neuroscientifico

Francesco Sessa si specializza in psicoterapia alla Scupsis di Roma, secondo l’approccio Strategico-integrato, perfezionando il modello a livello neuroscientifico e genomico al CIPPS di Salerno. In considerazione delle caratteristiche del modello, il direttore affronta sia disturbi di stampo psicologico con sintomatologia fisica, sia disturbi e patologie esclusivamente corporee con risvolti psicologici, dedicando gran parte della propria attività alla psicoterapia e alla formazione sull’approccio strategico ad indirizzo neuroscientifico.
Tra le sue attività anche la ricerca sull’utilizzo del processo creativo a 4 stadi, modello ipnoterapeutico della genomica psicosociale e culturale, applicato a diverse patologie organiche e psicologiche, come l’infertilità psicogena e la misofonia.
Nell’ottica dell’integrazione e della flessibilità che caratterizzano il modello, ha coniugato l’approccio strategico con le procedure relative alla gestione delle risorse umane, intervenendo anche in contesti non clinici.
È membro della Società Scientifica di Psicoterapia Strategica e tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo The reorganization of the family system at the time of covid-19: educational resilience and assistive technologies pubblicato Problems of Psychology in the 21st Century in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno.

f.sessa@cipps.it